Francesca e Alessandro cercavano un nido.
Hanno scelto una casa in sasso sulle colline, una casa di impianto quadrato con una scala centrale, con muri forti e spessi, planimetria ben delineata, poche stanze, ma lineari nella loro successione.
La luce interna in alcuni ambienti era poca, ecco quindi la decisione di aprire finestre ampie, solo dove necessario. Le case della tradizione collinare parmense sono case con pochi ma resistenti materiali: legno, pietra, mattone cotto. Li abbiamo mantenuti, solo puliti e sanificati.
Tolte le pareti divisorie improprie e riportato chiaro l’orditura originale della casa, le stanze erano già delle dimensioni giuste.
L’intonaco interno completamente rimosso perchè improprio è stato sostituito con calce idraulica e cocciopesco, presente tra le pietre nell’originaria manifattura.
Materiali naturali per un rispetto dell’esistente e un maggiore comfort indoor: solai a secco con sughero come isolante, calce idraulica alle pareti, finitura in cocciopesto bianco al piano terra, legno sul pavimento, infissi colorati per contrasto con i muri.
La dimensione umana di Francesca, Alessandro, Anna, Vittoria e Mina ha reso l’edificio un nido.